Cosa succede se la vittima di un incidente stradale scopre di non essere assicurata? Lo vediamo in questo articolo, scritto proprio a seguito della richiesta di un cliente che si è trovato in questa spiacevole situazione.
Il caso preso in esame dagli esperti di Infortunistica Consulting riguarda un vero cliente che, alcuni giorni fa, è rimasto coinvolto in un sinistro stradale scoprendo ahimè di non essere assicurato.
La fortuna vuole che egli sia la vittima del sinistro e non il responsabile, ma vediamo di ricostruire l’intera storia e capire come è possibile chiedere comunque il risarcimento dei danni subiti.
Cosa è successo?
Il cliente, un ragazzo italiano di 23 anni, si trova in viaggio con la sua auto percorrendo il tragitto che dall’università lo porta verso casa. Percorre la tangenziale mentre, trovandosi sulla corsia di sorpasso, accende la freccia destra segnalando la sua intenzione di rientrare nella corsia di marcia per svoltare. In quell’istante, una vettura a velocità sostenuta colpisce il veicolo del ragazzo tamponandolo, più specificamente nel paraurti posteriore sinistro. Il ragazzo finisce fuori strada.
Intervengono così immediatamente le autorità che si trovavano a pochi metri dall’impatto, rilevando ahimè che il veicolo del ragazzo non è assicurato. Il ragazzo era convinto di aver ripristinato la copertura assicurativa, ma sfortunatamente qualcosa era andato storto.
La vittima di un incidente può chiedere il risarcimento se la sua auto non è assicurata?
La domanda che allora ci si pone è: può comunque la vittima chiedere il risarcimento dei danni se il suo veicolo non è coperto da una normale polizza RCA?
La risposta è sì: il conducente di un veicolo non assicurato che rimane coinvolto in un sinistro stradale in qualità di vittima può essere risarcito, ma sarà comunque obbligato a corrispondere la sanzione sancita nell’articolo 193 del Codice della Strada. Come previsto dal comma 2:
Chiunque circola senza la copertura dell’assicurazione è soggetto ad una sanzione amministrativa che varia da € 849 ad € 3.396 e, inoltre, qualora lo stesso soggetto sia incorso, in un periodo di 2 anni, nella medesima violazione per almeno 2 volte, “all’ultima infrazione consegue altresì la sanzione amministrativa accessoria della sospensione della patente da uno a due mesi[…].
Per questa ragione, il ragazzo è stato sanzionato ed è incappato inoltre nelle sanzioni seguenti:
la decurtazione di 5 punti sulla patente;
il sequestro del mezzo. Per la restituzione è stato necessario pagare la sanzione, attivare una polizza assicurativa della durata di almeno 6 mesi e accollarsi le spese di trasporto e deposito. Anche dopo il pagamento, comunque, il veicolo viene sottoposto a fermo amministrativo per 45 giorni.
Come funziona il risarcimento in questo caso?
Una volta che la vittima dell’incidente stradale ripristina la sua situazione assicurativa, versando il corrispettivo dell’ammenda, è in grado di procedere con una normale richiesta risarcitoria alla compagnia di controparte, a patto che i verbali delle autorità intervenute siano presenti. In queste circostanze, infatti, non vi è una Constatazione amichevole di incidente in grado di dimostrare le responsabilità ed è pertanto necessario attendere i verbali per valutare nel dettaglio chi, secondo le autorità, è responsabile del sinistro e in quale percentuale.
In conclusione
È stata una vera fortuna che il ragazzo in questione non sia stato coinvolto in un incidente più grave e che non ne sia stato il responsabile. La Responsabilità Civile Auto della non vettura è una copertura che dobbiamo assolutamente essere certi di avere in regola quando circoliamo sulla strada, non ci sono scuse, ma fortunatamente il ragazzo ha avuto comunque la possibilità di approfondire il suo danno e valutare il giusto risarcimento che gli spetta.
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